Tab Article
Se ciò che qualifica l'eroe omerico in quanto tale è senza dubbio il valore, sia esso concepito come la monolitica forza di Achille o come la poliedrica astuzia di Odisseo, ciò che qualifica invece le dee e le donne omeriche è certamente la bellezza. Ma nell'Iliade e nell'Odissea come viene intesa la bellezza femminile? Quali sono gli elementi che costituiscono il fascino muliebre e che sono in grado di catturare lo sguardo maschile? Qual è il reale significato e qual è la vera funzione che Omero attribuisce all'incantevole grazia di Elena o di Penelope? Mediante l'analisi approfondita delle formule linguistiche impiegate per descrivere dee ed eroine, viene proposto un percorso che attraversa entrambi i poemi e che, definendo i caratteri della beltà muliebre, mira a riscoprire anche il ruolo e l'importanza rivestiti dalla sfera femminile al loro interno.